“Scherza con i fanti”, la presentazione con Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna. Martedì 29 ottobre 2019 al Cinema Ariston di Gaeta. Ingresso gratuito

Verrà presentato il prossimo 29 ottobre alle ore 20.00 presso il Cinema Ariston di Gaeta il film “Scherza con i fanti” di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, prodotto da Istituto Luce vincitore al Festival del Cinema di Venezia del premio Premio SIAE per il Talento Creativo e del Premio UNESCO (Premio Speciale della Giuria) i primi di ottobre. La presentazione ad ingresso gratuito è realizzata in collaborazione con il Comune di Gaeta e il Cinema Ariston. Saranno presenti gli autori e la proiezione verrà anticipata da un concerto di Ambrogio Sparagna con il Coro Polifonia Aurunca diretto da Anna Rita Colaianni.

Il film è assieme un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia e, insieme, un canto per la pace. Un percorso lungo più di cent’anni, dall’Unità d’Italia a oggi, per scandagliare il difficile, sofferto e spesso ironico rapporto del popolo italiano con il mondo militare e con il potere. Dopo il viaggio avventuroso nel mondo della credenza religiosa di Lascia stare i santi, la coppia creativa tra cinema e musica composta da Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna è tornata a scandagliare un campo vasto ma spesso dimenticato della nostra identità culturale con Scherza con i fanti, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà.

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Chiudendo così un dittico tra cultura, storia, memoria, musica, e vita intima e sociale del Bel Paese. Italiani brava gente? Discutibile. Ma certo il nostro non è mai stato un popolo realmente guerriero, anche perché la millenaria storia del Paese ha visto fin troppe guerre, violenze, invasioni. Partendo da questa particolare condizione storica, Scherza con i fanti vuole essere un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia, e insieme un canto per la pace. Ma soprattutto si propone con un percorso lungo più di cent’anni, dall’Unità d’Italia ad oggi, per scandagliare il difficile, sofferto e anche ironico rapporto del popolo con il mondo militare, e con il potere. Tutto questo, attraverso alcuni meravigliosi canti popolari, e quattro diari di guerra; quelli di: un soldato lombardo del Regio Esercito di stanza a Pontelandolfo, in Campania, dove fu tra i protagonisti dell’eccidio di civili più cruento all’indomani dell’Unità d’Italia; un autista viterbese del Regio Esercito, che nel 1935 andò a combattere in Etiopia, convinto del primato fascista, e che invece scoprì la realtà dei gas ai danni della popolazione locale. Il terzo diario è quello di una giovane donna borghese, che divenne partigiana sulle montagne tra Parma e La Spezia e che combatté due guerre, la prima contro i nazifascisti e la seconda, forse la più difficile, contro gli uomini. Infine un sergente napoletano della Marina militare, oggi quarantenne, che ha prestato servizio nelle missioni di pace internazionali e che in Kosovo ha scritto un diario ricco di umanità. I diari si intrecciano con i canti e le musiche popolari di gioia e di dolore scelti, e talvolta composti, da un maestro come Ambrogio Sparagna; e con il prezioso repertorio di memoria dell’Archivio storico Luce, che a sua volta si interfaccia con le immagini di oggi, attraverso quel paesaggio italiano nella cui varietà spiccano i sacrari militari e i cimiteri, dove riposano migliaia di soldati italiani e stranieri. Non ultima, la testimonianza di un grande intellettuale, Ferruccio Parazzoli, che il destino ha voluto abitasse su quel Piazzale Loreto da lui “cantato” nei suoi romanzi. E le note della commovente San Lorenzo di Francesco De Gregori, scandita sulle immagini Luce, tra distruzione di una città e immagini di una nuova speranza di ricostruzione e convivenza nella pace.

Fonte Gazzettino del Golfo