Le guide di Agrodolce: dove mangiare a Gaeta

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Conosciuta come la città delle cento chiese, Gaeta è una piccola cittadina di mare, al confine tra Lazio e Campania. Crocevia di tradizioni e popoli, Gaeta è un luogo dalla bellezza incontaminata, da scoprire anche attraverso la sua cucina, prevalentemente di mare. Vi consigliamo i nostri indirizzi preferiti.
 
La Francese (via Bausan, 14). Da circolo ricreativo di pescatori a punto di riferimento di Gaeta e di tutto il Golfo. Questa è La Francese, un luogo di scambio e incontro per gaetani e passanti di tutte le età. Da questa primavera i giovanissimi proprietari Marco Ostilio Lacroix e Silvio Cosentino hanno deciso per un cambio d’impronta e di assetto: aperto h24, diventa operativo dalla colazione al dopo cena con proposte di alta qualità. Differenti varietà di caffè, frullati, torte artigianali, gelati e proposte facili per un pranzo a portar via sono tra i cardini del locale. Il nuovo format in cucina è in fase di sviluppo con la collaborazione  dello Chef Paolo Petruccelli, nativo di Formia, i cui piatti hanno radici profonde nella memoria e nella tradizione. In menù ci saranno crudi di mare, tartare e alzatine di crostacei, tortini di alici, roastfish di polpo e vari primi espressi. A coordinare il servizio è il direttore, anche lui under 30, David Scappaticcio.
 
La Tavola dei Cavalieri (lungomare Giovanni Caboto, 93) con duplice sede, dal 2017 ai piedi del borgo di Castellone nel comune di Formia e dal 2020 a Gaeta nell’affascinante base nautica Flavio Gioia, offre una cucina di mare essenziale e contemporanea, che esalta il Mediterraneo. Lo chef e patron Francesco Zamuner, napoletano da 20 anni nel golfo gaetano, offre piatti che esaltano il pescato locale e gli ortaggi pontini. Tra le proposte da provare emergono lo sgombro locale su scarola con capperi ed olive, il tortino di polenta ripassata con polipetti veraci alla Luciana o ancora i carciofi in doppia cottura con filetti di seppia grigliata. Più calorici e consistenti sono gli Spaghetti al nero di seppia con tartara di mazzancolle, tartufo bianco e germogli di amaranto e il Basmati alla creola con lenticchie Beluga e calamaro in doppia cottura. 
 
Masaniello (piazza Commestibili, 6). Storico locale gaetano, dal 1920 nel cuore della Gaeta storica, offre la tipica cucina di pesce regionale. In un ambiente familiare, che è rimasto indietro col tempo, si gustano specialità come la Votapiatto di calamarelle, calamari di piccole dimensioni saporiti e teneri. La votapiatto è una simil frittata di calamari passati nella farina e rosolati in padella. Ottimi sono anche gli scialatielli dello chef con pesce spada, carciofi e formaggio marzolino DOP, le linguine alle cicale di mare o alle calamarelle. 
 
La Cocina di Popolla (piazza Cardinal de Vio, 5) è un indirizzo storico di Gaeta con la sua cucina di mare creativa. Nel cuore del borgo medioevale, affacciata su una piazzetta nei pressi del Vescovado, questa realtà a gestione familiare offre pesce locale. Tra le proposte figurano il polpo grill con pomodori e friggitelli, i paccheri ripieni di burrata e baccalà e la fonduta di melanzane con pesce azzurro.
 
Narì (via Duomo, 15). Nel centro storico di Gaeta Medievale, a pochi passi dal Duomo, si trova il ristorante Narì. Qui si assaggiano le specialità della tipica cucina gaetana di mare. L’ambiente si sviluppa in tre sale piccole e accoglienti. Tra le specialità c’è il pacchero al polpo con radicchio, pomodorini e olive di Gaeta e ancora la zuppa di ceci e seppie o di cozze e fagioli e le polpette di alici. Anche i dolci sono di loro produzione. Da provare d’asporto anche il bancone-tielleria sempre firmato Narì.
 
Pizzeria Offline (via Flacca, km 22.000). Lorenzo e Igor, entrambi under 30 nel 2019, sulla piana di Sant’Agostino, hanno aperto Offline, una pizzeria contemporanea. Il locale, ampio, si articola in due ambienti, tra l’interno e l’esterno. Ad aprire gli assaggi ci pensano i fritti espressi che cambiano giornalmente in base al mercato e all’ispirazione del momento. Onnipresenti in carta sono comunque i grandi classici, quali crocchè di patate, frittatine di pasta e montanarine. Sul fronte pizza, l’impasto si sviluppa a partire da una biga maturata a temperatura controllata per 24/48 ore e successivamente rimpastata con ulteriore acqua, sale e un rinfresco di lievito. Altre 7/8 ore di lievitazione e la pizza è pronta per essere stesa e condita. Molteplici sono i condimenti, dai grandi classici ai più innovativi come la Pesto con pesto di basilico, salsiccia, provola, ciuffi di ricotta e basilico o la Nerano con crema di zucchine, fior di latte di Agerola, pancetta croccante, chips di zucchine, scaglie di provolone del Monaco basilico e infine la Zappatore con provola di Agerola, salsiccia, patate al forno, fonduta di parmigiano e basilico. A rifinire ogni pizza c’è sempre un giro d’olio extravergine. La lunga lavorazione della pasta portano ad un risultato soffice ed alveolato, altamente digeribile, d’impronta spiccatamente napoletana. Piacevole finire l’impasto con gli scugnizzi, dei quadratini di impasto fritti e serviti con varie creme dolci. 
 
Rude Club (piazza Conca, 9). Locale dall’atmosfera misteriosa e affascinante, Rude Club, stupisce per la sua proposta di hamburger e cocktail d’autore. Per quanto riguarda i burger tra i più originali figurano il The Gotan project con insalata iceberg, chimichurri ai peperoni, asado cotto a bassa temperatura, provola d’Agerola DOP piastrata e chips di patate o il Carl Cox con cavolo verza, peperoni fritti, cipolla croccante, stinco di maiale cotto a bassa temperatura e burrata pugliese DOP. Dei divertenti stuzzichini da condividere fungono da apripista alla cena, come le patate twist, croccanti riccioli di patate aromatizzate alla paprika, o le patate dipper, ossia spicchi di patate con la buccia serviti a scelta tra fonduta di provola e salsiccia o cheddar. Gyoza, arancini, paccheri fritti, insalate e bistecche concludono la ricca offerta. Interessante è anche la sezione di birre, da birrifici artigianali nonché la drink list. 
 
Lo.Go. (piazza Cardinale de Vio, 15). Ambiente contemporaneo e giovane ma di qualità, è ciò che rende LO.GO., il nuovo punto di ritrovo per i giovani a Gaeta, e anche a Fondi dove è situata la seconda sede. Protagonista principale della realtà è l’hamburger declinato in più varianti. Si parte dalla lavorata e condita direttamente in cucina e dal pane pensato ad hoc per ogni singolo panino. Nel menù tra i burger più estrosi c’è “Orange is the new black” dove il panino al nero di seppia accoglie l’hamburger di manzo associato alla parmigiana di zucca, il pesto, i funghi porcini croccanti e le mandorle, il “Catch me if you can” con panino al nero di seppia, hamburger, battuto di datterino giallo al profumo di basilico, burrata di bufala e maionese al nero di seppia aromatizzata al lime e tra quelli in versione pesce lo “Shark attack” con un panino azzurro alla mela verde e alga spirulina, burger di spada, maionese bianca al lime e battuto di datterino giallo. Tartare, fritti e insalate chiudono l’offerta. Molto buoni anche i dolci come il “Make Mascarpone great again” con crema al mascarpone, crumble al profumo di caffè e crema al caramello. La carta dei drink è ampia così come quella delle birre e dei vini, da abbinare a piacere ai piatti ordinati. 
 
Pizzeria Rustica da Roby (piazza della Libertà, 33) è nota a tutti in città. Chiunque, di qualsiasi età e fascia sociale residente o passante per Gaeta conosce questa pizzeria, che sforna la migliore pizza al taglio di tutto l’Agro Pontino. Ad ogni ora c’è sempre la fila, ma il rapido servizio non lascia deluso nessun cliente. L’ambiente è piccolo, rimasto in dietro nel tempo con pareti tappezzate di fotografie di centauri che cavalcano le proprie moto, bevendo birra. Roby infatti è anche un guru del motociclismo e noto organizzare di motoraduni. La proposta è classica con alcune combinazioni più estrose che cambiano di giorno in giorno.
 
 
Pizzeria del Porto (via Bausan, 40), di Carlo Avallone, sforna una delle migliori tielle della città. Emblema di Gaeta, la tiella, come una qualsiasi pizza o torta rustica, può essere farcita di molteplici condimenti. Dalla classica con polpo si passa a quella con le alici del golfo, con cozze e zucchine o ancora con baccalà. Sono disponibili anche versioni vegetariane come la spinaci e olive di Gaeta. Oltre alla tielle la pizzeria del porto offre pizza al taglio e classici prodotti da rosticceria. 
 
 
Pizzeria 2000 (corso Cavour, 36). Ottima per la tiella, soprattutto nella versione classica ripiena di polpo, è Pizzeria 2000. Questa piccola realtà infatti oltre alla classica pizza in teglia si caratterizza per la produzione di tielle da mangiare in loco o acquistare e portar via. Oltre alla classica con polpo sono disponibili differenti versioni, da quella con carciofi e olive a quella con calamaretti o uovo, mozzarella e zucchine.
 
Andale (lungomare Giovanni Caboto, 582). A luglio 2020, i fratelli Salvatore e Pasquale Ferro hanno aperto Andale, una tielleria – tavola calda, che punta alla qualità del prodotto stagionale. Il piatto punta dell’offerta è la tiella, declinata in più versioni tradizionali e non: c’è quella con scarola e olive o con polpo o con asparagi, calamari, pomodori e olive. Oltre a lei, in vetrina sono disponibili piatti caldi e freddi della tradizione come la parmigiana di melanzane, le polpette della nonna e il polpettone o ancora le lasagne. 
 
Pizzeria Traniello (via Docibile, 7). Tiella di polpo e pomodorini, tiella di scarola, tiella di zucchine e primo sale, tiella di cipolla e baccalà, sono alcune delle proposte di Pizzeria Traniello, la piccola realtà gaetana di Salvatore Chinappi che offre un’ottima e apprezzata variante del tradizionale piatto della città. Oltre a lei c’è la pizza in teglia classica e in alcuni gusti stagionali che cambiano ciclicamente. Con le sue 48 ore di lievitazione, bassa percentuale di lievito e alta d’acqua, si dimostra essere altamente digeribile.
 
Gretel Factory (pizza della Libertà, 22). Con due punti vendita, a Formia dal 2016 e a Gaeta dal 2018, Gretel Factory di Veronica Fedele è l’agrigelateria per eccellenza dell’Agro Pontino. Con tre coni secondo il Gambero Rosso, questa piccola realtà sta portando avanti una rivoluzione nell’ambito del gelato. La passione per questo prodotto naturale ha portato Veronica a sviluppare il “Metodo Gretel” di produzione e bilanciamento  del gelato utilizzando esclusivamente materie prime provenienti da circuiti di legalità e trasparenza: il latte e la ricotta di Bufala vengono dalla cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana mentre il Caffè da Le Lazzarelle del carcere di Pozzuoli per citarne alcuni. Dunque dal contatto con aziende artigianali del territorio nasce il concetto di filiera “ac-corta” perché attenta e selettiva, da cui prendono vita gusti gelato quali “Cicerone” a base di mandorle aromatizzate all’arancia, miele di agrumi, granella di pistacchi e pinoli o cheesecake alle fragole con ricotta di bufala, biscotto fatto in casa e coulis di fragola Favetta di Terracina dell’azienda agricola FerranteFragola. Tutti i gusti a base di frutta secca sono ottenuti da paste autoprodotte: dal pistacchio lucano di Serrealte alla nocciola tonda gentile romana dell’azienda Luca Di Piero.
 
Pasticceria Stenta (corso Italia, 55) è un indirizzo immancabile per gli amanti degli zuccheri in città. Con due punti vendita su Corso Italia e Piazza della Libertà, questa piccola azienda si fa sentire a Gaeta da più di 70 anni. Il laboratorio diretto dal signor Damiano offre differenti mignon della tradizione italiana e non, dolci al cucchiaio più contemporanei, torte, lavorazioni in cioccolato e su ordinazione anche cake design. Imperdibile è la Palleciotta, segno distintivo della pasticceria, ossia un bignè ripieno di crema al gianduia e nocciole intere tostate, ricoperto da una crema allo zabaione e decorato con una griglia di cioccolato e disponibile anche nella versione scura, ripieno di zabaione. 
 
Pasticceria Carmine (lungomare Giovanni Caboto, 190) è un valido indirizzo in termini di bar, pasticceria e gelateria. Qui Pasquale Maturo propone dolci della tradizione, pastarelle della domenica e biscotteria, nonchè monoporzioni più contemporanee. Ottimo è il gelato artigianale, in pochi gusti classici.  Nel periodo delle feste, la pasticceria prepara i classici lievitati, dal panettone alla colomba passando per le uova di cioccolato decorate. Oltre al dolce, c’è anche il salato con stuzzichini di sfoglia per comporre un valido aperitivo.
 
Pasticceria Scalesse (via dell’Indipendenza, 94) è un piccolo laboratorio dolciario artigianale a conduzione familiare che sforna dalla mattina alla sera ottimi cornetti, ciambelle e soprattutto i caratteristici dolcetti di Gaeta, le ciammelle elenesi. Dal 1957 la famiglia è attiva e produce artigianalmente anche biscotti e altre specialità da forno. 
 
Il Follaro (lungomare Giovanni Caboto, 624). Sempre nella cornice della Gaeta Medievale, di fronte alla Porta di Terra, si trova Il Follaro, dove il giovane chef Davide Orlando propone piatti sia classici sia contaminati. Tra le proposte emergono le calamarelle scottate con crema di patate e tartufo nero lamellato e la cacio e pepe con tartare di gamberi rossi. Da non trascurare la selezione di crudi tra tartare e carpacci.
19La Salute (piazzale Caboto, 1), con circa novant’anni di esperienza, è tra i ristoranti più antichi della città. A due passi dal mare è il luogo perfetto dove trascorrere una piacevole e tranquilla serata in famiglia o tra amici. Il menù si attiene alla tradizione di mare con i classici crudi e cotti, primi espressi con sughi della tradizione e pescato del giorno in guazzetto o alla griglia.
 
BB GAETA BED AND BREAKFAST GAETA
 
Antico Vico (via Vico II del Cavallo, 2/4). Il ristorante Antico Vico si trova in un palazzo dalla storia ultramillenaria. La sua cucina è contemporanea ma con le radici ben piantate nella tradizione. Tra gli antipasti ci sono le alici 2.0 in forme e cotture differenti, il polpo alla Luciana oggi e poi ancora la pasta con le cozze, gli spaghetti fumo e vongole. Divertenti e originali anche i dessert come Birra, cioccolato e olio evo e la nocciola al cubo. Ampia è anche la lista dei vini e dei cocktail da gustare anche in fase aperitivo con una serie di stuzzichini dalla cucina. 
 
Kasa Incanto (via Bausan, 18). Ottimo cocktail bar a Gaeta Vecchia è Kasa Incanto. Qui il bar manager Fabio Camboni offre cocktail d’autore da gustare prima e dopo cena. L’atmosfera è cupa, calda e a tratti mistica. Ad accompagnare i drink ci sono stuzzichini e piatti più completi. 
 
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